Villa Panza vide la luce nella metà del Settecento, quando il marchese Paolo Antonio Menafoglio scelse la cima del colle di Biumo, a Varese, come luogo ideale per la sua casa di campagna. Dopo i successivi interventi di ampliamento di Luigi Canonica a inizio Ottocento e Piero Portaluppi negli anni ‘30 del Novecento, la dimora cambiò destinazione quando il conte Giuseppe Panza di Biumo iniziò a creare una collezione d’arte del XX secolo a partire dagli anni ‘50. Oggi Villa Panza ospita oltre 150 opere di artisti americani, ispirate ai temi della luce e del colore, che convivono con gli ambienti antichi, gli arredi rinascimentali e le preziose raccolte di arte africana e precolombiana. La collezione di arte contemporanea americana, oggi tra le più conosciute al mondo, dimostra l’intuito e la grande sensibilità artistica di Giuseppe Panza. Villa Panza, oltre alla collezione permanente, ospita mostre dal respiro internazionale e dispone di un parco di oltre 33.000 mq.

Villa Panza è un bene del FAI, il Fondo Ambiente Italiano, dal 1996. Uno degli obiettivi del FAI è quello di abbattere qualsiasi barriera fisica, sensoriale e cognitiva che limiti l’accesso alla cultura e garantire un’esperienza di visita coinvolgente e soddisfacente a tutti i visitatori dei suoi Beni. In quest’ottica, in collaborazione con il Consiglio Regionale ENS della Lombardia, ha realizzato il progetto dedicato alle persone sorde “Sentire l’arte”. I visitatori sordi potranno visitare la casa museo con visite per gruppi, su prenotazione, condotte da guide con formazione specifica in LIS e in possesso di una laurea in discipline artistiche. Inoltre i singoli visitatori di Villa Panza possono utilizzare liberamente un tablet con una video-guida gratuita in LIS e in IS (International Sign) messo a disposizione dal museo.