Villa Necchi Campiglio è una dimora storica situata nel cuore di un signorile quartiere del centro di Milano. L’edificio venne progettato nei primi anni ’30 dall’architetto Piero Portaluppi, uno dei più grandi architetti italiani di quel periodo; l’incarico gli venne affidato dalle sorelle Nedda e Gigina Necchi e da Angelo Campiglio, il marito di Gigina, esponenti di una borghesia industriale lombarda colta e al passo coi tempi. La dimora, inserita in un meraviglioso giardino con campo da tennis e piscina (tra le prime in città), è caratterizzata da ampi spazi; mentre il piano terra fungeva da prestigiosa zona di rappresentanza, quello superiore era adibito a zona notte. Lo splendore degli arredi déco, degli oggetti d’uso quotidiano e di notevoli pezzi d’arte è stato arricchito dalle collezioni de’ Micheli e Gian Ferrari, che vantano opere di Tiepolo, Canaletto, Sironi, De Chirico, Martini e Wildt.  Nel 2017 la villa si è anche arricchita della Collezione Guido Sforni: 21 opere su carta dei più noti artisti del Novecento come Picasso, Fontana, Modigliani Matisse e altri.

Villa Necchi Campiglio è un bene del FAI, il Fondo Ambiente Italiano, dal 2001. Uno degli obiettivi del FAI è quello di abbattere qualsiasi barriera fisica, sensoriale e cognitiva che limiti l’accesso alla cultura e garantire un’esperienza di visita coinvolgente e soddisfacente a tutti i visitatori dei suoi Beni. In quest’ottica  il FAI, in collaborazione con il Consiglio Regionale ENS della Lombardia, ha realizzato il progetto dedicato alle persone sorde “Sentire l’arte”. I visitatori sordi potranno visitare la casa museo con visite per gruppi, su prenotazione, condotte da guide con formazione specifica in LIS e in possesso di una laurea in discipline artistiche. Inoltre i singoli visitatori di Villa Necchi possono utilizzare liberamente un tablet con una video-guida gratuita in LIS e in IS (International Sign) messo a disposizione dal museo.